"Non c'è campo" è l'iniziativa, supportata dalla Società della Salute della Zona Pisana e realizzata con il contributo del Ministero del Lavoro e della Regione Toscana, che vede protagoniste, al momento, cinque persone con problemi di disabilità e di salute mentale e gli anziani dei centri aggregativi del territorio, che hanno messo a disposizione la loro competenza in materia di coltivazione di ortaggi e floricoltura.
Grazie a "Non c'è campo", il progetto la "Casa Rosa" dell'associazione "La Rosa Amara" avviato per favorire l'autonomia e l'integrazione sociale dei disabili del territorio cascinese ha avuto anche il "suo" orto. Nel terreno adiacente alla Casa Rosa è stata installata una serra dove cresceranno pomodori, melanzane, zucchine e baccelli. Poi c'è l'area delle piante officinali con aloe, lavanda e camomilla.
Il coordinamento è affidato a uno psicoterapeuta che si avvale della collaborazione di due educatori e la supervisione è curata da un docente della Facoltà di Agraria dell'Università di Pisa.
Si tratta del primo progetto di agricoltura sociale rivolto alla disabilità e alla salute mentale realizzato nel cascinese e, per adesso, l'unico della zona pisana che prevede pure il coinvolgimento degli anziani del territorio.
Questa iniziativa è la dimostrazione di come le relazioni possano diventare risorsa concreta come, ad esempio, nel caso della serra acquistata grazie ad alcune donazioni ricevute e allestita con l'aiuto dei volontari. E' un progetto che costituisce un percorso innovativo importante per accompagnare verso l'autonomia e l'integrazione le persone alle prese con problemi di disabilità e salute mentale.
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