Dopo la processionaria del pino, l’euprottide e la tortricide verde, nel maremmano si registrano importanti defogliazioni anche da parte del bombice dispari e del bombice gallonato, confermando così che il 2025 è un anno particolarmente favorevole ai lepidotteri defogliatori.
Lo sviluppo apparentemente anomalo di questi insetti è un fenomeno naturale causato da fattori biotici, (competizione, predazione) e abiotici (temperatura, umidità) che favoriscono o contrastano lo sviluppo delle popolazioni. Si tratta di fluttuazioni di fronte alle quali, salvo rarissime circostanze, (larve uricanti in contesto urbano), non è opportuno intraprendere iniziative, poiché hanno appunto un carattere temporaneo. Tuttavia sono fenomeni da monitorare con attenzione, anche perché negli ultimi decenni, in alcune aree, si stanno registrando repentini aumenti di popolazione significativamente frequenti.
In tale contesto i ricercatori del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’economia Agraria (CREA-DC), nell’ambito delle attività svolte in collaborazione con il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana (SFR), nei giorni scorsi hanno svolto sopralluoghi attorno al Parco della Maremma e sul promontorio del Monte Argentario, dove hanno registrato importanti defogliazioni su quercia dovute a Malacosoma neustria e Lymantria dispar.
Si sottolinea che entrambi gli insetti non hanno peli urticanti e nei prossimi giorni le larve si impuperanno per cui a breve le piante riemetteranno le foglie andando in buona parte a ricostituire la chioma.
Per ogni dettaglio consultare la nota informativa redatta da CREA-DC e SFR.