Obiettivi e finalità
La riforma del Titolo V della Costituzione ha sancito, fra l’altro, la definitiva legittimazione delle iniziative delle Regioni in ambito internazionale. Già da tempo però la Toscana ha individuato nella dimensione europea e internazionale un punto di riferimento fondamentale della propria azione di governo, sviluppando una pratica costante di rapporti e scambi con realtà locali, nazionali europee ed extraeuropee.
Un campo nel quale è forte e crescente l’impegno della Toscana è quello del sostegno alle azioni di cooperazione internazionale coi paesi in via di sviluppo: la Regione continua l’importante collaborazione con l’Unione Europea e con il Ministero degli affari esteri, partecipando alle varie iniziative promosse da queste istituzioni; per la realizzazione delle varie iniziative, la Regione interagisce con enti pubblici e privati, e organizzazioni non governative, italiani e stranieri.
La Toscana riveste anche un ruolo come centro di eccellenza per la promozione della cultura di pace e dei diritti umani sui temi della riconciliazione come sfida per lo sviluppo e del dialogo interculturale e interreligioso, sviluppando la conoscenza e il monitoraggio dei conflitti e del commercio delle armi e per il sostegno alla lotta contro la pena di morte.
Il quadro degli interventi e delle azioni regionali sul fronte internazionale si completa, su un altro piano, con gli interventi a favore dei toscani all’estero. Infine, la Regione partecipa (nell’ambito della programmazione europea 2007-2013) all’obiettivo comunitario di “Cooperazione territoriale”, diretto a superare le disparità che ostacolano lo sviluppo equilibrato, armonico e sostenibile del territorio ed è Autorità Unica di gestione del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia marittimo.
Sistema di governance
La Regione definisce le politiche coinvolgendo gli attori della cooperazione internazionale attraverso processi e meccanismi partecipativi e di coordinamento centrati su tavoli regionali. La principale sede di confronto e informazione tra Regione ed attori della cooperazione è il “Tavolo Regionale della Cooperazione e della Pace”. Il secondo livello è rappresentato dai “Tavoli Regionali di Coordinamento” (o anche “Tavoli Geografici” ciascuno dei quali ha competenza relativamente al continente di riferimento) che sono uno strumento di informazione e confronto tra Regione ed attori del sistema per la definizione di strategie ed azioni condivise.
Un altro strumento di partecipazione degli attori del territorio è garantito dai Forum provinciali della cooperazione e pace.
Strumenti (leggi e programmi regionali)
▪ LR 26/2009 – Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione Toscana
▪ LR 9/2009 – Norme per l’accoglienza, l’integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana
▪ LR 6/2010 – Istituzione della Giornata per un equo sviluppo globale
▪ Piano regionale per gli interventi in favore dei toscani all’estero 2007-2010
▪ Piano regionale per la cooperazione internazionale 2007-2010
▪ Piano regionale per la promozione di una cultura di pace 2007-2010
▪ LR 9/2009 – Norme per l’accoglienza, l’integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana
▪ LR 6/2010 – Istituzione della Giornata per un equo sviluppo globale
▪ Piano regionale per gli interventi in favore dei toscani all’estero 2007-2010
▪ Piano regionale per la cooperazione internazionale 2007-2010
▪ Piano regionale per la promozione di una cultura di pace 2007-2010
Risorse investite
I temi di rilievo
Partecipazione a reti e associazioni
Ad oggi la Toscana partecipa a diverso titolo ad oltre 30 reti transnazionali. In alcune di queste essa riveste il ruolo assolutamente preminente in qualità di fondatore e/o di leader, in altre di semplice partecipante. Basti citare a questo proposito il caso della CRPM, una delle più importanti reti di Regioni europee e non solo, della quale la Toscana detiene quasi ininterrottamente la presidenza dal 1998 e alla quale essa, oltre ad un’intensa attività di rappresentanza del Presidente, dedica risorse finanziarie ed umane non trascurabili. Particolarmente importante è la presenza alle reti tematiche nel settore agricoltura ed ambiente e in quelle per l’innovazione e il trasferimento di conoscenze tecnologiche.
Cooperazione internazionale
Complessivamente per il 2010, la Regione ha attivato circa 10,3 milioni.
L’area mediterranea e mediorientale è da molti anni prioritaria per la Regione, che ha sviluppato azioni di supporto ai processi di dialogo e di tutela dei diritti umani, assumendo come protagonisti i governi locali delle parti in conflitto e valorizzando il ruolo della società civile. Sono state realizzate azioni concrete di sviluppo economico locale per la valorizzazione delle risorse locali in chiave turistica e di recupero del patrimonio culturale e storico dell’area.
In area balcanica, in particolare, si è cercato di legare il rafforzamento delle autorità locali alla loro capacità di essere promotrici dello sviluppo economico della realtà territoriale di riferimento, per esempio attraverso la creazione di agenzie di sviluppo locale.
In Africa l’esperienza della Regione in termini di decentramento amministrativo e di partecipazione della società civile ha consentito la realizzazione di azioni formative agli amministratori ed ai funzionari degli enti locali, nonché il sostegno alla implementazione di azioni pilota capaci di valorizzare il ruolo delle amministrazioni locali nella gestione dei servizi alla cittadinanza.
In America Latina le attività si sono sviluppate, calibrando gli interventi nei diversi contesti (Mercosud, Zona andina, centro America), e dando priorità alla creazione ed al rafforzamento di reti di enti ed attori territoriali. Le tematiche prioritarie sviluppate sono state il consolidamento della democrazia partecipativa, la tutela dei diritti umani, lo sviluppo di politiche di inclusione sociale e di riduzione della povertà, le politiche di tutela ambientale e territoriale e la prevenzione dei disastri, le politiche di sviluppo locale sostenibile.
In Asia, le attività della Regione riguardano soprattutto la promozione dei diritti umani delle donne in Afghanistan e della responsabilità sociale delle imprese in India.
Promozione di cultura della pace e diritti umani
Le risorse regionali per il 2007-2010 destinate all’attuazione ammontano a 2 milioni. Le attività promosse nel 2010 hanno riguardato:
- la partecipazione a reti nazionali e internazionali (come Associazione enti locali per la Pace, Rete internazionale delle città rifugio);
- il finanziamento di studi di settore (per esempio l’Atlante dei conflitti, l’Annuario sul commercio delle armi, le riflessioni sui processi di pace in Guatemala ed in Argentina);
- il sostegno di progetti accoglienza o di scambio di esperienze tra studenti provenienti da aree di conflitto;
- azioni di coinvolgimento delle scuole medie primarie e secondarie per tutto il periodo scolastico intorno alla riflessione sui diritti sanciti nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
- il finanziamento di studi di settore (per esempio l’Atlante dei conflitti, l’Annuario sul commercio delle armi, le riflessioni sui processi di pace in Guatemala ed in Argentina);
- il sostegno di progetti accoglienza o di scambio di esperienze tra studenti provenienti da aree di conflitto;
- azioni di coinvolgimento delle scuole medie primarie e secondarie per tutto il periodo scolastico intorno alla riflessione sui diritti sanciti nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
Toscani all’estero
Le risorse regionali per il 2007-2010 destinate all’attuazione ammontano a 3,2 milioni. Le attività del 2010 hanno riguardato:
- iniziative a favore dei giovani di origine toscana residenti all’estero con particolare attenzione agli aspetti legati alla formazione professionale, allo studio dell’italiano, alla formazione specialistica post universitaria e alla diffusione della cultura (ad es. nel 2010 la Regione ha finanziato con 370 mila euro 96 corsi di formazione linguistica e culturale per giovani presso l’Università per stranieri di Siena e l’Università di Pisa)
- la valorizzazione delle comunità toscane all’estero anche attraverso la promozione di progetti socio-culturali (nel 2010 la Regione ha erogato circa 116 mila euro per finanziare progetti socio-culturali delle associazioni: 80 mila euro per il funzionamento di tali associazioni);
- azioni sociali in favore dei toscani residenti all’estero che si trovano in condizioni di disagio, in favore di coloro che intendono rientrare definitivamente in Toscana e di coloro che non visitano la loro terra di origine da più di 20 anni (oltre 100 mila euro di contributi erogati dalla Regione nel 2010);
- la promozione della cultura, della ricerca e di attività di documentazione (49 mila euro nel 2010).
- la valorizzazione delle comunità toscane all’estero anche attraverso la promozione di progetti socio-culturali (nel 2010 la Regione ha erogato circa 116 mila euro per finanziare progetti socio-culturali delle associazioni: 80 mila euro per il funzionamento di tali associazioni);
- azioni sociali in favore dei toscani residenti all’estero che si trovano in condizioni di disagio, in favore di coloro che intendono rientrare definitivamente in Toscana e di coloro che non visitano la loro terra di origine da più di 20 anni (oltre 100 mila euro di contributi erogati dalla Regione nel 2010);
- la promozione della cultura, della ricerca e di attività di documentazione (49 mila euro nel 2010).
Cooperazione territoriale europea
Tale obiettivo è suddiviso in Programmi operativi; la Toscana partecipa a quattro di questi.
Il Programma Mediterraneo (MED) ha l’obiettivo di migliorare la competitività dello spazio mediterraneo per garantirne la crescita e assicurare l’occupazione per le nuove generazioni oltre a promuovere la protezione dell’ambiente in una logica di sviluppo sostenibile. Dal 2008, la Regione ha partecipato ai bandi con un elenco di proposte progettuali. Sono stati approvati 7 progetti.
Il Programma Bacino Mediterraneo ENPI CBC (Cross border cooperation) riguarda i Paesi confinanti con l’UE, per costruire una zona di stabilità, sicurezza e benessere.
Il Programma Cooperazione interregionale ha l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle politiche di sviluppo regionale attraverso lo scambio e la condivisione di buone prassi maturate dalle autorità locali europee.
Il Programma Italia-Francia marittimo 2007-2013 è finalizzato a migliorare e qualificare la cooperazione fra le aree transfrontaliere del Mediterraneo sud europeo per accrescere l’accessibilità, l’innovazione, la valorizzazione delle risorse naturali e culturali per assicurare la coesione territoriale e favorire nel tempo occupazione e sviluppo sostenibile; coinvolge quattro Regioni (Toscana - che ha il ruolo di Autorità di gestione - Liguria, Sardegna e Corsica); per il 2007-2013 le risorse complessive ammontano a 162 milioni. Dal 2008 sono stati approvati 38 progetti semplici e 5 progetti strategici per altrettanti temi strategici: Sistema transfrontaliero dell’innovazione nella nautica; Rete dei porti turistici per la sostenibilità ambientale; Rete di tutela ambientale; Rete ecologica; Ruralità, Turismo e ambiente: gestione integrata del territorio rurale e marino. Nel 2011 sono stati approvati tre progetti semplici sul tema della mobilità transfrontaliera per gli studenti (Programma “Al di là del mare”) e 3 ulteriori progetti strategici. A luglio 2011 approvata dalla Giunta la partecipazione della Regione e del territorio toscano, con 10 proposte progettuali, al bando per la selezione di progetti per iniziative mirate (attualmente in corso di valutazione).
Prospettive per il futuro
La Regione punta a sviluppare e sostenere la creazione di un “Sistema Toscano delle Attività Internazionali”, finalizzato a promuovere e realizzare una azione internazionale fondata sui principi della cooperazione solidale e dell’internazionalizzazione responsabile; a qualificare la partecipazione della Toscana alle reti e alle associazioni europee e internazionali; a integrare e rendere coerenti le azioni della Regione a livello internazionale anche in caso di emergenze umanitarie; a sostenere le comunità dei toscani all’estero anche attraverso la valorizzazione del loro patrimonio di esperienze e relazioni come contributo essenziale per costruire una strategia per la proiezione internazionale della Toscana; ad accrescere il ruolo della Toscana come “laboratorio” sui temi della lotta alla pena di morte e la promozione dei diritti umani attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola e delle organizzazioni della società civile; a sviluppare la coerenza e il coordinamento con gli obiettivi delle politiche regionali per l’immigrazione, con particolare riferimento agli interventi a favore delle comunità di immigrati e alle attività di cooperazione nei paesi di provenienza delle comunità residenti in Toscana.