Undici anni di Orti Etici, un'occasione d'inclusione per 73 soggetti deboli grazie all'agricoltura sociale

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Dal 2008 ad oggi nei terreni di San Piero a Grado sono stati accolte e accompagnate persone con disabilità, problemi di salute mentale, dipendenze e povertà grave.

C'è chi viene da una storia di povertà e marginalità grave e ci sono ragazzi alle prese con le difficoltà d'inserimento sociale collegate ad una situazione di disabilità. Qualcun altro, invece, ha alle spalle, o anche nel suo presente, un passato di dipendenza, detenzione o problemi di salute.

Per tanti una tappa fondamentale del loro cammino verso una nuova vita autonoma è in un terreno agricolo di San Piero a Grado (Pisa), messo a disposizione dal Centro di ricerche agro-ambientali "Avanzi" dell'Università di Pisa che, dal 2008, con il coinvolgimento della Società della Salute della Zona Pisana, ospita Orti Etici, il progetto di agricoltura sociale gestito dall'associazione temporanea d'impresa "Portale Etico" che aggrega realtà pubbliche (Centro "Avanzi", dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa e ateneo pisano), private (azienda agricola BioColombini) e del terzo settore (cooperative sociali Ponteverde e Arnera).

Sono state 63 le persone che si sono alternate sui campi di San Piero a Grado producendo ortaggi, inviate dal SerT piuttosto che dall'Uepe (Ufficio esecuzioni penali esterne), ma anche dai servizi di salute mentale e marginalità grave adulta. A cui vanno sommati anche i dieci i disabili del progetto Por "Anch'io". In tutto, dunque, 73 persone provenienti dalle fasce più deboli della popolazione e con bassa capacità contrattuale.

Undici anni di lavoro e impegno che saranno al centro del convegno in programma venerdì mattina (dalle 9 alle 13), nell'Aula "Benvenuti" del Centro Avanzi (via Vecchia di Marina, 1 – San Piero a Grado) dedicato proprio alla "comunità della salute pisana: l'agricoltura sociale a supporto delle reti di protezione locali".

"E' un'occasione di riflessione e approfondimento importante – sottolinea la Presidente della SdS Pisana Gianna Gambaccini -: l'agricoltura sociale, infatti, costituisce una grande opportunità formativa capace di stimolare l'inclusione sociale e l'occupazione di soggetti che, per varie ragioni, vivono una situazione di grave esclusione e marginalità".

  • Convegno "La Comunità della salute pisana: l'agricoltura sociale a supporto delle reti di protezione locali" venerdì 29 marzo a Pisa ►►

     

Articolo tratto dal sito web di Società della Salute della Zona Pisana

Pubblicato il:
28.03.2019
Article ID:
16221057