A seguito dell' Ordinanza del PGR nr. 61 del 30 maggio emanata al fine di incrementare l'efficacia delle misure precauzionali di contenimento dell'epidemia da COVID-19, a titolo strettamente collaborativo è opportuno fare alcune precisazioni.
Nelle strutture agrituristiche possono essere organizzate le seguenti attività:
- attività art.14 l.r. 30/2003: "Attività didattiche, divulgative, culturali, … riferite al mondo rurale.";
- attività di fattoria didattica art.2 l.r. 30/2003 (comma 2-bis. Per fattorie didattiche si intendono le attività didattiche ed educative rivolte agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e ad altre tipologie di soggetti interessati, svolte dalle imprese agricole e comma 2-bis 1. Le attività rivolte alle altre tipologie di soggetti interessati sono realizzate nell'ambito di progetti educativi promossi da istituti scolastici, università, organizzazioni professionali agricole ed altre associazioni);
- attività sociali art.10 bis del reg. 46/2004 (comma 1 lettera a3: attività di accoglienza e soggiorno anche con pernotto di bambini di età superiore a sei anni e studenti di ogni ordine e grado svolta con la presenza di almeno un adulto con mansioni di animazione e custodia ogni venticinque bambini/ragazzi).
Le attività ludico-ricreative per bambini e adolescenti, come citate nell'ordinanza PGR nr 61 del 30 maggio, si inquadrano in effetti nelle attività sociali sopra citate. Nelle altre due tipologie di attività dovrebbe esserci un riferimento al mondo rurale, facilmente comunque realizzabile dall'azienda.
Per svolgere una o tutte e tre le attività di cui sopra, la l.r. 30/2003 richiede obbligatoriamente (ad oggi non sono state fatte deroghe) la presentazione:
- della DUA Agrituristica sul portale Artea per la dimostrazione della principalità dell'attività agricola rispetto all'attività agrituristica;
- successivamente (se la DUA è positiva cioè è dimostrata la principalità dell'attività agricola) la presentazione SCIA di Avvio attività (o modifica attività se già si esercita altra attività agrituristica) tramite la piattaforma STAR sul portale del SUAP del Comune in questione. All'interno della piattaforma STAR tramite i portali dei SUAP il codice attività che deve essere indicato per comunicare l'avvio (o variazione attività se già si esercita altra attività agrituristica) è il 55.551R "AGRITURISMO E FATTORIA DIDATTICA".
La l.r. 30/2003 consente anche di attivare le fattorie didattiche NON in ambito agrituristico e in tal caso non deve essere compilata la DUA Agrituristica e deve essere scelto l'intervento 44.552R "FATTORIE DIDATTICHE NON IN AMBITO AGRITURISTICO".
In assenza di DUA queste attività perdono la connessione all'attività agricola, richiesta dall'art. 2135 del codice civile e si inquadrano in attività extragricola.
OLTRE A QUANTO SOPRA (DUA e SCIA), con l'ordinanza 61 del 30 maggio ai sensi della legge n.833 in materia di igiene e sanità pubblica e al fine di incrementare l'efficacia delle misure precauzionali di contenimento dell'epidemia da COVID-19, per avviare l'attività in oggetto viene richiesto anche quanto segue:
-di seguire le Linee guida di cui allegato 8 del DPCM del 17 maggio 2020, punto 3.9, recepite con ordinanza del Presidente della Giunta regionale n. 57 del 17 maggio 2020;
-di sottoporre all'amministrazione comunale territorialmente competente, attraverso piattaforma SUAP, la redazione del progetto dell'attività tramite inserimento del modulo di comunicazione di inizio attività redatto avendo a riferimento lo schema tipo di cui all'allegato 1 dell'ordinanza 61;
-il soggetto gestore delle attività ludico-ricreative-Centri estivi è tenuto a sottoscrivere insieme a ciascuna famiglia dei bambini iscritti il patto di corresponsabilità secondo lo schema tipo di cui all'allegato 2 dell'ordinanza 61.
I testi normativi sono consultabi tramite la raccolta normativa presente sul sito del Consiglio Regionale
Legge regionale 23 giugno 2003, n. 30 Disciplina delle attività agrituristiche, delle fattorie didattiche e dell'enoturismo in Toscana.
Regolamento 3 agosto 2004, n. 46/R Regolamento di attuazione della legge regionale 23 giugno 2003, n. 30